Nutrita conferenza di servizi al Comune di Matera sia per argomenti che per partecipanti, avente all’oggetto l’Ordinanza sindacale riguardante l’emissione dei fumi in atmosfera, ma si è discusso anche di raccolta differenziata nel centro storico.
Convocata dall’assessore alle Attività produttive, Enzo Acito, presenti anche l’assessore all’igiene e sanità, Antonella Prete, alcuni dirigenti e il capo di gabinetto del Sindaco, Mariarita Iaculli.
Per l’ASM di Matera presente il solo Dr. Espedito Moliterni; Confesercenti, Confcommercio, CNA e Confartigianato, aderenti a Rete Imprese di Matera, presidiavano il tavolo con una nutrita pattuglia di tecnici professionisti.
La richiesta delle associazioni di categoria è stata quella di sovrapporre correttamente il contenuto dell’Ordinanza contingibile ed urgente, emanata dal Sindaco lo scorso mese di maggio a tutela dei cittadini residenti nel centro storico e nei rioni Sassi, alle vigenti normative di settore, ma si è capito subito che le posizioni erano distanti.
L’Amministrazione Comunale intende non molestare i cittadini con gli odori provenienti dalle attività commerciali, purtroppo non normati dalle leggi vigenti, mentre i rappresentanti di categoria sostengono che i sistemi di filtri di ultima generazione, se correttamente manutenuti, emettono in atmosfera solo vapori acquei. Tutti però hanno ritenuto necessario l’approvazione di un regolamento comunale di igiene, tra l’altro mai esistito, dove andare a stabilire una serie di cose.
L’Ordinanza che prevede il coinvolgimento degli scarichi in atmosfera in canna fumaria resta vigente, però l’Amministrazione Comunale si impegna ad approvare nei tempi necessari il regolamento comunale; saranno quindi le prossime scelte politiche a segnare come in Città saranno regolamentate le emissioni in atmosfera poco significative, sperando che venga previsto il ricorso alla tecnologia avanzata nel settore.
All’assessore Prete è stata segnalata la verifica che in questi giorni la Polizia Locale sta effettuando presso le buste contenenti i rifiuti prodotti dalle attività commerciali del centro storico; più volte nei mesi scorsi è stato segnalato al Comune di Matera da parte delle associazioni che il sistema di raccolta cosiddetto porta a porta nel centro storico non soddisfa gli scopi: in pratica i rifiuti rimangono su strada per quasi 24 ore, alla mercè di tutti, e i suddetti controlli si limitano a risalire, attraverso le tracce riscontrate tra i rifiuti (scontrini fiscali), ai titolari delle attività commerciali “rei” di non aver effettuato la differenziazione degli stessi.
Anche qui si è riscontrato il convincimento dell’Amministrazione Comunale del fatto che tutto proceda per il meglio e che alcuni commercianti non siano in grado di conferire correttamente i rifiuti nei bustoni assemblati in determinate (da chi?) aree del centro storico per circa un giorno.
Senz’altro sarà il Giudice di Pace a stabilire chi ha torto e chi ha ragione.
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