“Le compagnie petrolifere hanno il dovere di abbassare i prezzi dei carburanti ovunque, tutti i giorni e per tutte le modalità di vendita”. E’ questo il primo commento dei Presidenti di Faib Confesercenti e Fegica Cisl, Martino Landi e Roberto Di Vincenzo a cui si associa quello della Faib/Confesercenti di Matera.
Gli sconti per l’utenza e quindi per i cittadini effettuati solo per alcune ore alla settimana e solo su determinati impianti della stessa compagnia nascondono le reali intenzioni dei petrolieri, sempre a danno dei cittadini e dei gestori, questi ultimi considerati sempre più alla stregua di meri esecutori di ordini e non di titolari di attività commerciali!
Tutto ciò produrrà, in questa difficile situazione economica, l’aumento consistente della disoccupazione ed il fallimento delle imprese; infatti, così come sta facendo Eni e come si accingono a fare anche Q8 ed ESSO, si interromperà il processo di liberalizzazione avviato con il decreto “Cresci Italia” con il quale Governo e Parlamento avevano individuato proprio in una maggiore autonomia dei gestori dalle compagnie petrolifere, l’elemento grazie al quale aprire finalmente il mercato, aumentare la concorrenza e abbassare i prezzi dei carburanti.
Così facendo vengono annullati trent’anni di conquiste sindacali; infatti si ripristina il turno unico di lavoro h24 a carico dei gestori, senza più riposo settimanale né domenicale né chiusura per la pausa pranzo: perché chi vuole aderire all’”allettante proposta” deve garantire l’apertura dei servizi collaterali e il presidio degli impianti il sabato e la domenica sino alle 24.00.
L’opera poi si completa imponendo i prezzi e persino sostituendosi ai gestori negli ordini di carburanti, lasciando loro solo l’incombenza di pagare.
Pertanto la Faib di Matera aderisce allo stato di agitazione della categoria proclamato dalle Federazioni nazionali di settore.
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