Nei giorni scorsi numerosi titolari di attività commerciali, artigianali e turistiche si sono rivolti alla scrivente lamentando di aver ricevuto avvisi di pagamento del canone in oggetto con riferimento alle tende fisse o retrattili poste sulle vetrate delle proprie attività.
A tal proposito è ns. intenzione ricordare il percorso normativo della predetta tassa, applicata fino a qualche lustro fa, che pare sia tornata in auge a seguito della Legge di stabilità anno 2020 facendo scattare, allora, sul tutto il territorio nazionale l’allarme, immaginando il ripristino della cosiddetta “tassa sull’ombra“, cioè la tassa applicata dai Comuni sulla proiezione delle tende sul suolo pubblico.
La predetta normativa andata in vigore però non ha specificato che anche l’imposizione fiscale a partire dal 2021 avrebbe escluso l’ombra proiettata su suolo pubblico dei manufatti amovibili, come già avveniva, costringendo il Ministero dell’Economia a fare chiarezza: “Il nuovo canone previsto dalla legge di Bilancio sostituisce i tributi locali Tosap e Cosap, derivando dagli stessi i presupposti impositivi. Per questa ragione, può colpire solo le fattispecie già gravate da Tosap e Cosap, tra le quali non è compresa l’occupazione tramite balconi e verande”, escludendo di fatto, a partire dall’anno 2021 la nuova applicazione della tassa sull’ombra.
Purtroppo per l’anno 2023 i contribuenti materani si sono visti recapitare Avvisi contenenti il pagamento del Canone Unico delle loro tende parasole e pertanto chiediamo alle SS. VV. Ill.me di intervenire per fare chiarezza sulla questione, andando nella direzione indicata dal MEF, eliminando da subito la fastidiosa “tassa sull’ombra”.
Certi di un Vs. autorevole intervento chiarificatore, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
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