Le preoccupazioni delle Associazioni dei commercianti derivano dal fatto che l’invio telematico è l’atto finale di un processo che vede la nascita di un’azienda commerciale. Chi pensa che aprire un negozio con la “liberalizzazione” è cosa di poco conto, sbaglia di grosso!
Le notizie diffuse ieri sera da alcuni TG nazionali riguardanti “impresa in un giorno” – che a partire dal prossimo 29 settembre sancirà la scomparsa della comunicazione cartacea – pone alcune riflessioni che a giudizio delle scriventi associazioni stanno ingenerando non poca confusione fra i cittadini.
Già dallo scorso 29 marzo sono stati istituiti i SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) da parte dei Comuni (nella ns. provincia è operante quello di Matera) o, in sostituzione dei Comuni inadempienti, dalle camere di commercio; i SUAP dovranno ricevere, obbligatorie dal 29 settembre, le comunicazioni di apertura o variazione di un’impresa in via telematica.
E fin qui abbiamo enunciato il contenuto delle normative; ma di fatto, l’invio telematico di una comunicazione di apertura o modifica di attività commerciale è l’atto finale; quello a cui non si pensa, e che sta ingenerando molta confusione fra gli operatori commerciali, sono le informazioni tecnico legislative preparatorie alla comunicazione telematica.
In pratica mancano e mancheranno gli sportelli informativi a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni utili sulla corretta compilazione dell’istanza telematica, cosa non di poco conto, e che può portare a far nascere un’impresa commerciale in maniera non corretta e che col tempo potrà essere oggetto di sanzioni amministrative. In questi ultimi mesi le scriventi associazioni hanno registrato moltissimi casi di inadempienze amministrative a carico di esercizi commerciali per carenza di informazioni alla fonte!
A tal proposito, per non arrivare completamente impreparati alla data del 29 settembre, le associazioni del commercio rivolgono un invito agli Enti preposti (Regione, comuni e camera di commercio) affinché si attivi un tavolo di concertazione per far fronte alle succitate difficoltà e a dar vita a protocolli di intesa e convenzioni al fine di garantire alcuni sportelli riconosciuti a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere le informazioni necessarie.
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