L’anno 2019 è alle porte e con esso anche le celebrazioni riguardanti la città di Matera “Capitale Europea della Cultura”; è ovvio che i preparativi interessano sia gli Enti pubblici direttamente coinvolti nell’accoglienza dei numerosissimi ospiti che i titolari di attività economiche i quali, dal canto loro, si stanno organizzando perchè fanno impresa e anche per non sfigurare di fronte ai clienti. Entrambi (pubblico e privato) sono direttamente coinvolti affinchè a livello internazionale l’immagine di Matera non faccia brutte figure.
Purtroppo sta accadendo che gli operatori commerciali non conoscono un programma definito dei grandi eventi che interesseranno la Città per il 2019 e pertanto apprendono di volta in volta e nel giro di pochi giorni le date in cui diventa necessario smontare e montare i propri dehors (parliamo del Centro Storico e dei Rioni Sassi) per far fronte ad esigenze di ordine pubblico in vista di manifestazioni di spicco; è chiaro che tale richiesta è contemplata nel Regolamento e perfino nell’autorizzazione concessa, ma è altrettanto chiaro che tali operazioni sono onerose per due ordini di ragioni: costi di montaggio e smontaggio e mancati incassi per prenotazioni già effettuate. Il tutto pericolosamente a danno delle economie di ciascuna attività.
E’ pure chiaro che in passato i commercianti hanno collaborato in simili circostanze ben capendo che trattavasi di casi di forza maggiore e sempre per il bene della Città. Ma il 2019 che tutti, lo ripetiamo, aspettiamo con ansia e che ha chiesto investimenti in termini di preparazione, non può essere vissuto da parte degli operatori economici senza sapere con certezza cosa poter fare e cosa no.
Pertanto chiediamo alle SS.VV.Ill.me maggiore organizzazione e una concertazione più puntuale affinchè ciascuno sia messo in grado di lavorare con serenità al fine di evitare le classiche “figuracce” con gli ospiti che, lo ricordiamo, sono “clienti” per i commercianti; in pratica non si possono sopprimere prenotazioni o momenti di particolare concentrazione di gente perchè il tutto si tradurrebbe in minore lavoro e quindi più rischio per la sopravvivenza delle attività.
I commercianti, a pochissimi giorni dall’ingresso del 2019, aspettano ancora con pazienza di conoscere la programmazione dei grandi eventi nella speranza che gli stessi non penalizzino l’organizzazione del lavoro delle proprie imprese.
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