Il commercio nel Materano è sempre più in crisi; manca la concertazione con Comuni e Regione per far ripartire la macchina con azioni che agiscano sulla programmazione futura.
I commercianti sempre più preoccupati ed in difficoltà chiedono azioni concrete.
Fra l’indifferenza generale di Comuni e Regione i Decreti Legge sulle semplificazioni e liberalizzazioni sono stati convertiti in legge; l’interesse degli Amministratori locali – votati per gestire la “cosa pubblica” – laddove presente, è rivolto alle voci in entrata previste dai succitati decreti, come l’IMU e l’imposta di soggiorno. A proposito di quest’ultima, apprendiamo dalla stampa locale che a Matera, nel Consiglio Comunale di domani, verrà discussa e quasi certamente approvata non senza difficoltà nella stessa Maggioranza. E’ del tutto evidente che Confesercenti è nettamente contraria ad un’imposta calata dall’alto che appare del tutto prematura per tutta una serie di ragioni!
Lamentiamo con forza la carenza del confronto fra le parti interessate. Avremmo preferito una programmazione che pur passando anche attraverso l’istituzione di nuovi balzelli, servisse alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio; solo in questo modo si attuerebbero i principi base di corretta democrazia.
Confronto e concertazione mancano evidentemente perché le Amministrazioni dei nostri enti locali sono prese da tutt’altro, in barba alla crescita e allo sviluppo che passa attraverso le piccole e medie imprese.
I decreti approvati introducono le liberalizzazioni delle attività economiche, dei distributori di carburanti, le semplificazioni delle procedure tramite SCIA, le modifiche al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza; introducono la soppressione degli orari domenicali e festivi dei panifici e più in generale dei negozi e dei pubblici esercizi, le nuove norme previste per gli alberghi e per le edicole; tutte leve su cui agire quotidianamente e che improntano il futuro delle nostre aziende condizionandone l’esistenza.
Nessun confronto sembra avviato in tale direzione, nessuna presa di posizione, e da subito a rimetterci sono le imprese ed i cittadini, quest’ultimi illusi che tutto questo li avvantaggerà.
Terminiamo con la pubblicazione del Bando sul Centro Storico di Matera, annunciato con somma urgenza a fine ottobre ed ancora a venire, senza capire ancora una volta che i tempi delle nostre imprese non sono quelli della politica, oramai definita vecchia e con la quale dobbiamo purtroppo ancora fare i conti.
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