La manifestazione di denuncia sindacale della filiera turistica materana che si è tenuta sabato 8 maggio a Matera in Piazza Vittorio Veneto si è conclusa così come auspicato dal comitato organizzatore, senza incidenti che avrebbero potuto compromettere il buon esito della stessa e soprattutto facendo comprendere ai numerosi presenti (i cittadini) il senso dello slogan “rispettiamoci per ripartire insieme“.
I titolari di attività economiche, duramente provati dalle ristrettezze della pandemia, da sempre sono stati i paladini del rispetto delle regole per evitare la diffusione del Covid soprattutto nelle proprie attività in cui hanno affrontato anche degli investimenti economici per la corretta applicazione dei protocolli e delle norme, che poi sono state poco o affatto applicate a causa della sospensione delle attività.
E’ inutile ribadire che la stragrande maggioranza degli operatori non permetterà assembramenti all’esterno delle proprie attività, anzi ha chiesto e torna a chiedere alla Autorità preposte ai controlli di vigilare al massimo al fine di evitare che tali situazioni possano pregiudicare i contagi e farci ripiombare, nei prossimi giorni, in colorazioni “più scure”.
Le imprese inoltre stanno lavorando per organizzarsi in campagne vaccinali per loro e per i propri dipendenti al fine di rendere sempre più sicure le aziende che si preparano ad ospitare i numerosi avventori desiderosi, con la bella stagione, di voler trascorrere ore serene e fuori casa finalmente.
Hanno pure sottolineato, così come lo hanno fatto negli scorsi mesi, che i ristori messi in campo dal Governo sono stati alquanto insufficienti; suggeriscono a riguardo di prevedere il credito d’imposta per i canoni di locazione per le attività economiche per tutti i mesi di sospensione dell’attività, di modificare già da subito l’orario del coprifuoco (ore 24 fino al 1 giugno) e prevedere un accesso al credito per poter permettere alle attività di poter ripartire con un minimo di liquidità. Lo stato deve fare da garante al 100%, ad un tasso 0 e con una durata almeno di 20 anni.
Inoltre si reitera l’invito alla Regione Basilicata di rinnovare i Bandi già previsti per la pandemia nell’anno 2020 anche per l’anno in corso, al fine di permettere alle imprese economicamente stremate dai provvedimenti restrittivi di poter guardare al futuro in maniera più serena, con particolare riguardo a quelle attività che sono state completamente escluse da ogni forma di ristoro.
Chiedono pure ammortizzatori sociali anche dopo la riapertura per tentare di conservare per intero le maestranze anche nella fase più critica della ripartenza perchè ovviamente non si andrà a regìme da subito. Così facendo, gli operatori economici del settore turistico materano, investiti come del resto tutti dalla pandemia, hanno dato segno di massima maturità e senso civico cercando di coinvolgere nel rispetto delle regole l’intera collettività e chiedendo alle Istituzioni preposte l’applicazione di provvedimenti che faranno sì che ci possa essere l’auspicata ripresa per tutti.
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