L’assemblea organizzata da FIBA CONFESERCENTI BASILICATA ha riscontrato la partecipazione della stragrande maggioranza dei Balneari Lucani chiamati al confronto sugli sviluppi post sentenza del Consiglio di Stato. Apprezzatissimi gli interventi dell’Assessore Donatella Merra (Assessore alle Infrastrutture Regione Basilicata) e del Coordinatore della Task Force Regionale. Arch. Francesco Chiarella. Gradita la Presenza dell’Ing Nunzio Marsiglia in rappresentanza del Demanio Marittimo Regione Basilicata e Del Sindaco Di Bernalda Dott. Domenico Raffaele Tataranno.
La linea marcata dal Presidente Fuina, dopo aver fatto un escursus sui motivi che ci hanno portato all’ultima sentenza del Consiglio Di Stato, ha avuto come parola d’ordine “FACCIAMO SQUADRA”, bisogna serrare le fila affinché dalla Regione Basilicata che per molti versi sembrerebbe essere il fanalino di coda nel sistema Italia, in questa fase, potrebbe arrivare dalla nostra categoria, unitamente alla Politica Regionale, l’input necessario all’intera Nazione per blindare, nel minor tempo possibile, la tutela delle imprese. Non ci opponiamo all’evidenza pubblica che ormai è cosa certa e scontata, ma saremo parte integrante dei tavoli tecnici che necessariamente coinvolgeranno le Associazioni di Categoria nei quali faremo sentire con fermezza la nostra voce per la TUTELA DEL DIRITTO DI IMPRESA. I balneari Italiani stanno pagando le mancanze di quella politica (Nazionale) che si è resa poco incisiva negli anni, ma che “LASCIA PAGARE IL CONTO” ad imprenditori che come loro unica colpa hanno la responsabilità di aver creduto ed investito nel Turismo Balneare. La Regione Basilicata attraverso L’Assessore Merra ed il Presidente Bardi si è resa disponibile al colloquio con le Associazioni di categoria e la stessa Fiba nella persona del suo Presidente FUINA vigilerà, a tutela di tutto il comparto Lucano, affinché tutto proceda nel migliore dei modi. Si è discusso anche dell’annosa questione del Piano Dei Lidi che la Regione Basilicata in 20 anni circa non è riuscita ad approvare, causando perciò, gravissime conseguenze per la qualità e la quantità degli investimenti di tutto il settore, oltre che un danno di immagine per l’ormai globalizzato sistema turistico che ci pone in condizione di minoranza rispetto ai colleghi di tutto il resto di Italia. Dice Fuina: La mancanza del piano dei lidi ha provocato la politica delle Baracchelle sul mare, non è sostenibile dopo 20 anni pensare che strutture precarie debbano insistere in un mondo dove la qualità dei servizi fa la differenza. Senza poi sottovalutare l’aspetto economico che comporta lo smontaggio ed il rimontaggio di strutture autorizzate per 4 mesi all’anno, ma ancor peggio l’aspetto ambientale: Lo smontaggio, il trasporto in loco, il montaggio delle strutture che spesso avvengono in aree tutelate provoca molto più inquinamento del dovuto. È necessario ed opportuno che il piano si approvi definitivamente entro l’inizio della stagione balneare 2022. In risposta L’Assessore Merra confida molto nell’operato della Task Force che sta procedendo spedita nel lavoro descritto dall’Arch Francesco Chiarella, il qualeintervenuto all’incontro, ha spiegato che il gruppo nominato dalla Giunta Regionale, suproposta dell’Assessore stesso, è composto da figure professionali tutte interne allaRegione.
Dice Chiarella: La Mission affidata al gruppo è la redazione di un documento di inquadramento di contesto, normativo e di indirizzo, denominato “linee guida normative, strategiche e programmatiche – atto di indirizzo preliminare per la redazione del P.U.A.D”. Del gruppo di lavoro fanno parte tecnici, figure amministrative, avvocati e l’Ufficio Demanio Marittimo della Regione. Il gruppo sta lavorando per raccogliere tutte le esperienze, i progetti e i dati che in questi anni si sono generati in materia di demanio marittimo, ed inserirli su una piattaforma informatica per metterli a disposizione di tutti. In buona sostanza il lavoro della Task Force anticipa le indicazioni del Governo Draghi che in merito alle concessioni demaniali con il ddl concorrenza, approvato il 4novembre scorso, ha previsto:
· Trasparenza e mappatura delle concessioni. Il d.d.l. contempla una delega al Governo per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni, per promuovere la completa pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni afferenti a tutti i rapporti concessori. Sulla piattaforma si stanno caricando tutte le concessioni oggi in esercizio con tutti i dati ad esse relativi (estensione, posizionamento, il fronte mare utilizzato, ecc. ). Tutti questi dati non saranno il soddisfacimento di un semplice atto di informazione e trasparenza ma ci aiuteranno a capire e valutare quanto e se la risorsa pubblica (maree arenile) è effettivamente scarsa, uno degli aspetti più importanti su cui si fonda la direttiva Bolkestein. I dati reperibili sulla piattaforma costituiranno lo strumento indispensabile per le fasi successive di programmazione, di formazione degli atti di indirizzo e di redazione del P.U.A.D. (Piano di Utilizzo Aree Demaniali), ma saranno anche lo strumento utile all’operatore economico, al privato professionista, al funzionario dell’Ufficio pubblico che deve amministrare il bene demaniale e anche a chi è preposto a fare i controlli sul territorio.
Conclude Fuina asserendo che è necessario un lavoro di squadra tra operatori tecnici e politici affinché non si perda nulla del “patrimonio unico” per antonomasia quale quello del turismo balneare Italiano.
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