Il mondo della piccola e media impresa continua ad incalzare il sistema pubblico regionale della Basilicata per ottenere risultati concreti per il pagamento dei crediti per forniture e lavori che ammontano a circa 170 milioni di euro e per alleggerire il Patto di stabilità.
In Consiglio regionale è stata avviata una discussione sulla possibilità di svincolare delle somme e destinarle alle imprese. Un iter complesso e non breve e tuttavia la rete di associazioni ”Pensiamo Basilicata” non intende mollare la presa. Di essa fanno parte ben 13 sigle di piccola impresa e industria, agricoltura, artigianato e commercio (Alleanza delle Cooperative Italiane, Confartigianato, Api Potenza, Confapi Matera, Cna, Confesercenti, Coldiretti, Cia, Confcommercio, Confagricoltura, Casartigiani, UNCI, Copagri). Per il 18 giugno sono stati convocati gli Stati generali dell’impresa in Basilicata per affinare ulteriormente le proposte già presentate. Sul tavolo della Regione al momento ci sono le prime condivisioni sulle scelte da operare. Fermo il fatto che il Patto di stabilità non può essere sforato, evenienza che pure il mondo imprenditoriale non prende minimamente in considerazione, si lavorerà ad un documento che recepisca le indicazioni del Consiglio regionale in modo da agevolare i pagamenti verso le pmi che hanno effettuato lavori o forniture, in considerazione del difficile momento economico. Vale a dire la possibilità di svincolare le somme pari ai fondi relativi alle royalties del petrolio ed alle spese per la ricostruzione del dopo-terremoto, quello devastante del lontano 1980 e gli altri che successivamente hanno provocato danni nella regione, per destinarle ai creditori.
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