Qualcuno in giro stamane si chiede: ma siamo ancora capitale europea della cultura? La domanda nasce spontanea (direbbe un celebre personaggio televisivo) all’indomani del martedi grasso, dopo aver girovagato nelle giornate precedenti per la Città.
Per carità, nulla da dire sulla capacità artistica dei gruppi che hanno in qualche modo riempito le piazzette materane, ma comunque rimane un carnevale a dir poco sottotono rispetto al titolo acquisito qualche anno fa. Insomma non si è puntato a mettere Matera al centro dell’attenzione dei media per il Carnevale edizione 2019.
Noi pensiamo che chi oggi sia deputato a manovrale la macchina di “Matera Capitale Europea della Cultura” dovrà dare conto alla storia! Dovrà forse un giorno rispondere a quanti si chiederanno come mai, per una occasione del genere (ma non è il solo caso!), gli organizzatori non abbiano lavorato puntando ad una temperatura piuttosto alta per la Città e non per mantenerla tiepidina, così come dicevano ieri sera alcuni “cittadini temporanei” provenienti dalla vicina Puglia abbastanza delusi per una accoglienza carnevalesca che …. non c’era.
Occasione persa? Si, dal punto di vista del commercio che ovviamente in questi giorni non ha visto le strade cittadine piene di turisti e curiosi attratti dal Carnevale ma che ha registrato ieri la quasi normalità di presenze e di incassi, tranne ovviamente qualche rara eccezione.
Sarebbe bastato, a nostro giudizio, per esempio creare gemellaggi con realtà della collina materana che hanno molto da offrire in termini di cultura carnevalesca locale oppure guardarsi intorno e, per esempio, creare un gemellaggio con la vicina Massafra dove ci sono maestri cartapestai che hanno una lunga esperienza in costruzioni di carri allegorici che potevano affiancare i nostri maestri cartapestai nella costruzione e sfilata di carri allegorici a Matera. Peccato! Sarà magari per una prossima edizione sperando nella lungimiranza di chi è preposto alla pianificazione degli eventi.
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